3c66f7650ff901d7453ca9c9b8b22d8d432e541b.jpeg

COSTRUIRE LA CATTEDRALE ®

© 2019. COSTRUIRE LA CATTEDRALE®

EISENHOWER E IL D-DAY. UNA LETTERA STRAORDINARIA

2020-01-26 19:59

Array() no author 82012

LETTERA - D-DAY - EISENHOWER,

EISENHOWER E IL D-DAY. UNA LETTERA STRAORDINARIA

Un evento storico epocale: il D-Day, un Generale: D.D. Eisenhower, milioni di soldati. Una lettera in grado di motivare le truppe fino alla Vittoria!

5 giugno 1944.




Il Giorno dei giorni sorgerà insieme al sole; ad attenderlo resta solo la prossima notte. Migliaia di giovani sono pronti a varcare un piccolo tratto di cielo e di mare per invadere la fortezza Europa; impresa quasi impossibile. Sono ormai cinque anni che le truppe naziste tengono in scacco gran parte del Vecchio Continente, e la loro forza stenta a diminuire. Domani la più grande Forza d’invasione mai vista nella Storia, proverà, con tutta sé stessa, a fare in modo che sorga una nuova alba, capace di far risplendere la Libertà.


Tutti i soldati, di ogni ordine e grado, conoscono alla perfezione il loro compito; da mesi si preparano per questo momento: piani di battaglia, punti di ritrovo, parole d’ordine, risuonano nelle loro menti più di quanto stiano facendo i colpi uditi in lontananza, al di là della Manica.


Il clima non è dei migliori, il mare è mosso e certamente non è adatto ad una operazione del genere, ma non si può rimandare.


Domani è il Giorno, domani ci si gioca tutto: vittoria o sconfitta, libertà o tirannia, vita o morte.


Tra i quasi duecentomila uomini impiegati nell’Operazione Overlord, uno più di tutti sente la responsabilità sulle proprie spalle: è il Comandante Supremo delle Forze Alleate (SHAEF), il Generale Dwight Eisenhower, colui che da mesi pensa, progetta, pianifica la “Grande Crociata”. In quel momento IKE (Dwight David Eisenhower) non è solo il Generale con grado più alto nelle Forze Alleate, è l’ultima speranza del mondo libero per distruggere paura ed oppressione.






Il piano di battaglia è perfetto, studiato nei minimi particolari, i depistaggi hanno funzionato a meraviglia, ora le sorti del D-Day restano solamente nelle mani e nelle teste dei soldati!



IKE sapeva fin troppo bene che la differenza tra vittoria e sconfitta dell'intera Guerra sarebbe dipesa dalla riuscita dello "Sbarco"; l'ingresso in Normandia avrebbe aperto un varco dal quale le Forze Alleate potevano squarciare il fronte occidentale dell'esercito tedesco. La macchina infernale di Hitler andava fermata a tutti i costi! Il mondo doveva tornare libero dal terrore. Domani l'unico risultato accettabile sarà la Vittoria!


Per sconfiggere un nemico invincibile, un mostro la cui forza sembra inarrestabile, occorrono organizzazione e strategia, ma anche qualcosa di ancor più potente, qualcosa capace di far lottare un soldato fino alla morte pur di sconfiggere il nemico: la forza della MOTIVAZIONE!




Eisenhower conosceva bene l'importanza del morale delle truppe per raggiungere l’obiettivo; senza la giusta “fame” di vittoria presente in ogni soldato, tutto il piano sarebbe miseramente fallito. Decise allora di inculcare in ognuno di essi, ufficiali e non, ciò che rappresentava lo scopo di questa straordinaria Missione; e lo fece usando l’arma più potente che esista sulla faccia della Terra: la Parola!




IKE scrisse una breve lettera che fece distribuire ai militari proprio per ricordare loro la vitale importanza dell’Operazione.


Una lettera che potremmo considerare un perfetto esempio di motivazione, poiché costruita con frasi e termini in grado di toccare le corde del cuore di ogni lettore esaltandone lo spirito e l’anima.




Innanzitutto il messaggio è rivolto ad ogni soldato, senza distinzioni di corpi d’armata, compagnia, plotone, ecc.  




”Soldati, marinai e avieri delle forze di spedizione alleate!"




Continuando ad analizzare la lettera possiamo notare due diversi tipi di leve motivazionali utilizzate: la prima prettamente emotiva, la seconda invece più sottile, finalizzata ad esorcizzare il timore della forza nemica.




All’interno della sfera emotiva, IKE si rivolge ad ogni singolo soldato, parla dritto al suo cuore, enfatizzandolo e facendolo sentire non importante, ma indispensabile alla conquista della libertà:




“…State per imbarcarvi nella Grande Crociata, la missione per cui abbiamo lavorato in questi mesi. Gli occhi del mondo sono puntati su di voi. Le speranze e le preghiere di chi ama e desidera la libertà marciano con voi…”




“…porterete a termine la distruzione della macchina da guerra tedesca, l'eliminazione della tirannia nazista sui popoli oppressi d'Europa e garantirete alla nostra gente un mondo libero.




“…Ho completa fiducia nel vostro coraggio, nella vostra devozione agli ordini e nelle vostre capacità in combattimento. L'unico risultato accettabile è la vittoria su tutta la linea!…”




“…Buona fortuna! E che la benedizione di Dio Onnipotente sia con noi durante questa grande e nobile missione. ”




Leggendo queste parole ogni giovane ragazzo al fronte non poteva che sentire su di esso tutta la responsabilità della vittoria; in quel momento avrebbe pensato a tutte quelle persone simili a lui ma che da anni si trovavano costrette a vivere nell’oppressione, sapendo che la differenza tra il loro terribile presente ed un futuro migliore dipendeva dal suo coraggio e dalle sue abilità.




Se invece consideriamo la leva motivazionale utilizzata dal Generale Eisenhower per esorcizzare il timore della forza nemica, nel messaggio troviamo espressioni finalizzate a sminuire l’attuale potenza dei battaglioni nazisti.


Ponendoci nei panni di un giovane soldato americano, possiamo ben immaginare il terrore che provava nel trovarsi ad un passo dall’essere al cospetto di una macchina da guerra fino a quel momento ritenuta quasi “invincibile”. IKE non poteva permettere che le sue Forze in campo avessero esitazioni o paure, per questo motivo decise di ribadire quanto, dall’inizio della Guerra, i nazisti avessero perso smalto, e soprattutto quanto fosse aumentata la potenza Alleata.




”… Ma siamo nell'anno 1944! Molte cose sono accadute dai trionfi nazisti del 1940-41. Le Nazioni Unite hanno inflitto ai tedeschi grandi sconfitte in battaglia, uomo contro uomo. La nostra offensiva aerea ha ridotto sensibilmente la forza aerea nemica e la loro capacità di ingaggiare combattimenti a terra. I nostri fronti interni ci hanno garantito una netta superiorità nelle scorte di armi e di munizioni, e hanno messo a nostra disposizione grandi riserve di soldati addestrati. La marea è cambiata!


La lettera scritta da Eisenhower ebbe successo. I soldati combatterono come leoni aprendo un fronte decisivo per la vittoria della Guerra.




Fu grazie ad un piano strategicamente perfetto, insieme alla motivazione dei soldati al fronte, che l’Operazione Overlord, non senza grandi difficoltà, ebbe successo. Col D-Day iniziò l’invasione dell’Europa da parte delle Forze Alleate che, in meno di un anno, riuscirono a porre fine alla Seconda Guerra Mondiale, sconfiggendo Hitler e le sue truppe.


Moltissimi giovani Soldati morirono nel corso dello Sbarco e durante le operazioni che ne seguirono. Fu grazie al loro sacrificio che la tirannia hitleriana, e soprattutto la Shoah, ebbero fine.



Il messaggio scritto da Eisenhower colse nel segno; ancora oggi, trascorsi 75 anni, le parole in esso contenute risultano attuali e commoventi.


Eisenhower e l'allora Presidente degli Stati Uniti, F. Roosevelt, scrissero un'altra lettera (la cui esistenza venne alla luce molti anni dopo la fine della Guerra) da utilizzarsi in caso di fallimento dello Sbarco. Fortunatamente non fu necessario pubblicarla.



Per Eisenhower il D-Day fu una vittoria che cambiò per sempre la sua carriera e la sua vita, in futuro, nel 1952, grazie a quanto compiuto durante la Guerra, sarebbe diventato Presidente degli Stati Uniti d’America.


D’altronde, come per tutti i Giganti della Storia, anche per IKE il destino volle giocare col suo nome: impossibile pensare che le sorti di un avvenimento epocale come fu il D-Day non fossero intrecciate con D.D. Eisenhower.








Dedicato all’immenso Generale "IKE" Eisenhower ed a tutti i Caduti per la Libertà, la Pace e la Democrazia.






ACE






FONTI:




- D-Day Letter 


https://www.archives.gov/historical-docs/todays-doc/?dod-date=606