“Il metodo migliore per superare gli ostacoli sono i team” [Colin Powell] E’ inutile dire che nemmeno un pazzo potrebbe pensare di poter costruire da solo una Cattedrale. Più l’obiettivo è grande più ci sarà bisogno di unire le forze, non solo a livello fisico, ma anche e soprattutto a livello mentale. A chiunque sarà capitato di imbattersi, durante le Olimpiadi, in corse di canoa. Ciò che mi ha sempre affascinato di questo sport sono la gare dove a sfidarsi sono squadre composte da quattro atleti: un team che lotta per vincere. Analizzando attentamente tali competizioni si può facilmente intuire che la vittoria finale viene raggiunta non solo da coloro che presentano maggiore forza fisica, bensì dalla squadra più affiatata, dove a fare la differenza sono la coordinazione, il ritmo all’unisono, il sacrificio, la disponibilità a cooperare. Proviamo a immaginare se un canottiere dovesse improvvisamente smettere di remare o remare con minore intensità, la conseguenza sarebbe un’immediata riduzione del 25% della spinta complessiva, con un significativo rallentamento della canoa. Quindi, facendo un rapido calcolo, per avere lo stesso livello produttivo di spinta, ognuno dei tre canottieri rimasti dovrà compiere uno sforzo maggiore del 8,3%; in alternativa la canoa verrebbe distanziata in maniera imbarazzante dai competitors. Ma ancora, se un atleta non avesse le competenze e l’esperienza necessarie per affrontare una gara, a rimetterci sarebbe l’intera squadra. Proviamo solo a pensare che cosa accadrebbe se un canottiere non facesse la stessa forza con entrambe le braccia: la canoa curverebbe; oppure se non riuscisse a stare al ritmo dei compagni: la canoa rallenterebbe notevolmente. L’opposto invece accade quando ognuno dei quattro canottieri trova la forza (la motivazione) per aumentare la propria performance individuale; se ogni atleta aumenta lo sforzo del 5%, la spinta complessiva della canoa sarebbe maggiore addirittura del 20%! E’ evidente come all’interno di un sistema organizzativo l’aumento della produttività del singolo consente una crescita esponenziale della produttività dell’intera organizzazione. Questo semplice ma significativo esempio sportivo ci fa capire quanto sia indispensabile il lavoro in team, senza il quale non sarebbe possibile raggiungere l’obiettivo (o la vittoria nel caso sportivo). Riallacciandoci a quanto enunciato precedentemente a proposito di leadership il mondo del lavoro è notevolmente cambiato: competitività e velocità sono i nuovi concetti a cui rivolgersi per sopravvivere nel mercato globale, ed il modo migliore per raggiungerli non è solo la competenza del singolo, ma la somma di competenze che si confrontano e si fondono nel team. Occorre quindi effettuare un cambiamento radicale: il lavoro non deve più intendersi come l’attività eseguita quotidianamente dal singolo, bensì come l’insieme di competenze e sentimenti positivi organizzati per raggiungere l’obiettivo. Tale nuova concezione del lavoro mette al centro dell’attività il gruppo, il quale dovrà possedere tutti gli strumenti necessari per raggiungere i risultati stabiliti. Per diventare efficiente la squadra dovrà essere dotata di autonomia e responsabilità necessarie al raggiungimento dell’obiettivo precedentemente concordato; così non fosse si vanificherebbe l’essenza fondante il principio del team (che si trasforma in un semplice insieme di singoli). Autonomia e responsabilità devono però avere limiti dettagliatamente circoscritti: non è possibile pensare come indefinita l’attività del team, tanto renderebbe troppo vago il suo compito rischiando di cagionare danni all’intera organizzazione. Certamente in ogni gruppo tutti i componenti hanno un ruolo primario che deve integrarsi ed aggiungersi a quello dei colleghi / compagni: è la squadra che esalta le qualità dei singoli e non il contrario, e per fare in modo che ciò avvenga occorre tenere ben presente alcuni concetti basilari: cooperazione, collaborazione, impegno, appartenenza, sacrificio, spirito di squadra, rispetto, fame di raggiungere la meta, organizzazione, suddivisione dei compiti. Il team, nella sua interezza, ha anche il compito di motivare ogni suo singolo componente attraverso un sistema di ispirazione reciproca, che tramite la costante ricerca del risultato permette a tutti, uniti, di lottare per raggiungerlo. Ma non solo la motivazione dei singoli viene aumentata grazie al team, vi è anche una riduzione dei rischi operativi, in quanto il confronto può fa emergere eventuali criticità in grado di trasformarsi in errori dannosi per l’azienda. Inoltre, il lavoro di squadra riveste una importante funzione ispiratrice tra i suoi membri: quando una parte consistente di essi lotta alacremente per migliorarsi ed avvicinarsi all’obiettivo, anche i colleghi meno propensi al sacrificio si sentono spinti e spronati verso un maggiore impegno. Tale ispirazione si concretizza anche con l’aumento di autostima da parte di ogni collaboratore. Un ruolo fondamentale per il successo del lavoro di squadra viene giocato dal clima instaurato all’interno di essa; la prima regola in assoluto è il rispetto tra colleghi, senza il quale verrebbe meno l’intera filosofia del lavoro. Un team serve innanzitutto per sostenere ed ispirare, e quando manca il rispetto ciò che si ottiene è esattamente l’opposto, ossia demotivare e scoraggiare i membri. Chi manca di rispetto nei confronti dei colleghi non è adatto al lavoro di squadra, e quindi la sua attività lavorativa non potrà mai rispondere a criteri di efficienza ed eccellenza. Anche in questo caso, per evitare mancanze di rispetto non dovute a semplici comportamenti inadeguati, occorre fondare l’attività programmatica su dati incontrovertibili, eliminando la soggettività in favore dell’oggettività. In questo modo nessun membro del gruppo si sentirà sfruttato o non valorizzato. Certamente i carichi di lavoro vanno distribuiti uniformemente all’interno del gruppo, privilegiando le attitudini personali e le competenze di ogni collaboratore, attribuendo ad ognuno un ruolo diverso ma orientato a migliorare l’efficienza dell’intera squadra. Altro aspetto basilare per un team che opera efficacemente è il livello di empatia tra i soggetti che lo compongono: un clima felice e gioviale, dove colleghi o compagni di squadra lavorano col sorriso sulle labbra scherzando tra loro, incrementa la felicità dell’intera organizzazione, e sappiamo benissimo quanto lavorare allegri renda ognuno più sereno e produttivo. Anche in ogni singolo team, o addirittura micro-team, giocano un ruolo fondamentale due concetti basilari per il raggiungimento dell’obiettivo: metodo e organizzazione. Prima di procedere con l’attività è necessario un proficuo confronto tra colleghi per stabilire le modalità con cui essa va attuata. Stilare un crono-programma per il rispetto delle tempistiche, e trovare un efficace sistema di feedback per valutare periodicamente la qualità del lavoro svolto, rappresentano il sistema migliore per raggiungere il successo di squadra. Anche nel lavoro di gruppo, così come in ogni aspetto professionale, la seria e sincera auto-valutazione del lavoro svolto rappresenta un momento fondamentale per comprendere la qualità di quanto si sta attuando, al fine di modificare e correggere direzioni che non conducono all’obiettivo. IL TEAM - QUALITA’ Maggiori competenze in campo Aumento della Motivazione Riduzione dei rischi Ispirazione costante Incremento di Autostima Efficienza della squadra Metodo e Organizzazione Feedback oggettivi IL CLIMA NEL TEAM Rispetto tra colleghi Empatia nel gruppo Oggettività nelle scelte Sostegno ed incoraggiamento Serenità quotidiana ACE FONTI UTILIZZATE: Ken Blanchard, Alan Randolph, Peter Grazier, Un due tre squadra!, pag. 46, Sperling e Kupfer, Torino 2007